28.2.07

dolce far nulla




Ok, l'articolo di martedi' ha suscitato un po' d'interesse (ben 3 commenti! ;-) ). Tom vi manda i suoi saluti, e vi invita ad andare a vedervi il sito della sua rivista 'The idler', dove potrete trovare nuovi stimoli per non fare nulla.

Lo spunto per una discussione piu' sobria viene invece da questo video, che qualcuno mi ha segnalato. Il video dura 8.30, e va visto con l'audio del computer acceso. Fatevi un favore, e cercate di resistere oltre i primi 30 secondi.

Mi piacerebbe sapere che ne pensate, anche se so che questo non accadra' nella maggior parte dei casi attraverso commenti pubblici. Meditate gente, meditate...

27.2.07

debiti

Scusate, ma non solo sono di pessimo umore, ho anche dei doveri nei confronti dei miei amici. Quindi accattatevi questo libro. In inglese e' divertente, da quel poco che vedo la traduzione in italiano mi sembra non all'altezza, ma spero di sbagliarmi. Anche l'articolo qui sotto non gli rende giustizia, ma io gia' devo fare le traduzioni dall'inglese, di fare quelle dall'italiano mi rifiuto per principio.

E se poi qualcuno fosse interessato a diventare abbonato all' Idler (letteralmente 'l'ozioso') fatemi sapere...




L'accatastatore di libri religiosi è un lavoro. Se siete interessati rivolgetevi alle librerie cristiane: verrete pagati sei euro l'ora. Il selezionatore di pillole è un lavoro, anche se non ci avete mai pensato, e non esiste un curriculum preciso: ma anche le pillole vengono male, e con quello che costano le case farmaceutiche esigono pacchetti intonsi e perfetti. Anche il controllore nelle fabbriche di patatine fritte è un lavoro, anche se non ci sono annunci sui giornali. Viene pagato 8 euro l'ora, e consiste nel togliere da un rullo trasportatore tutte le patatine macchiate o difettose.

La rivista inglese "The Idler" ha tenuto per anni una rubrica, aperta ai lettori, in cui si potevano descrivere i propri lavori, orridamente normali o straordinariamente terrificanti. Ora cento di quelle storie sono state raccolta nel libro "Cento lavori orrendi", in uscita per l'Einaudi (11 euro). Il libro racconta gli sforzi e la miseria, le gag e la ribellione di chi, per un mese o un anno, ha lavorato come "perforatore di torte", come "postino", come "telefonista porno", come "ammazza salmoni", come "benzinaio di notte", come responsabile di una fabbrica di cerini, come "sterminatore di roditori", come controllore di carte di credito o editore di mail spazzatura. Se credete che il vostro lavoro sia frustrante, comprate questo libro.

"Con qualche piccola eccezione, il mondo del lavoro" spiega Tom Hodgkinson, direttore di "The Idler", "è caratterizzato da noia esasperante, invidie ridicole, molestie sessuali, solitudine, arroganza, stress". Le storie che abbiamo raccolto possono essere una lettura esilarante: vi faranno ridere, vi faranno piangere. Forse vi consoleranno".

Racconta l'allevatore di larve: "Il primo giorno di lavoro lo passai nella fosse dei vermi: una specie di piscina olimpionica, piena di carcasse marcescenti di animali e pesci, su cui crescevano le larve. Indossavo una tuta e gli stivaloni, e il mio compito era stare dentro la vasca, e girare ogni tanto con il badile le larve". Racconta l'esaminatrice di sperma: "tutti i giorni esamino, più o meno, quattrocento campioni di sperma, per diagnosi o varie. A parte la coltura, che è già abbastanza disgustosa, l'esame che più detesto è 'l'analisi del seme'. Risucchio tutto con una pipetta e lo risputo più volte nel contenitore: l'odore che ne esce è nauseabondo".

Il telefonista porno lavora da mezzanotte alle sei del mattino, per 14 euro l'ora, e questa è la sua storia: "il posto era squallido, ricevetti un manuale d'istruzioni e una postazione telefonica. Il manuale conteneva delle perle di saggezza tipo la "lista delle cose che un uomo vuole sentirsi dire" e nelle prime dieci spiccava: "sto aprendo le natiche per te". Ho resistito qualche settimana, ma ci sono ragazze che lavorano lì da sei anni".

Secondo il Dipartimento dell'Industria il 16 per cento di tutti i lavoratori a tempo pieno, lavora più di sessanta ore alla settimana. E' quella che in Giappone viene chiamata la "Karoshi Zone", la zona della morte da super lavoro. Secondo un sondaggio inglese, due lavoratori su tre preferirebbero una riduzione dell'orario di lavoro ad una vincita alla lotteria. Più che il gratta e vinci, insomma, vale il caro vecchio sciopero.

20.2.07

Medito....



...di chiudere bottega.

Sento che perdo lo stimolo.

Ridatemelo.







(In realta' no, sto solo cercando giustificazioni improbabili a piu' di un mese di latenza ingiustificabile, pero' se mi volete ridare stimoli, ben vengano.

E a questo proposito, domenica ho visto un bellissimo film, 'Babel' -'Babele' in italiano?- che vi esorto a non perdere. E'un po' pesante, ma vale la pena.



Ah, e non vi fate condizionare dal fatto che Brad Pitt appare tra gli attori protagonisti, appare per circa 1:27 secondi, che e'piu'o meno la mia soglia di tolleranza del suo faccione. Andate.

Questa deve essere la parentesi piu' lunga della storia del blog. Bene, adesso ho un obiettivo da superare... continuero'!)

Ciao e scusate ancora