28.4.06

Minority report



Scusate per la latitanza, ma avevo un esame ieri. Non mi chiedete com'e' andata. Diciamo che se passo li denuncio.

Rimanendo sul tema 'giappanese' inaugurato la scorsa settimana oggi ho trovato una storia carina (oddio, forse carina proprio no, diciamo interessante) che mi permette anche di propinarvi il faccione sveglio e intelligente del Sig. Cruise, se non ne aveste avuto abbastanza.

In una stazione della metropolitana di Tokio sta cominciando un test sperimentale di un sistema che potrebbe permettere di accreditare i costi dei biglietti attraverso il riconoscimento automatico di parametri biomedici basato un sistema di telecamere e computers.

Non e'cosi' fantascientifico come si potrebbe pensare (la polizia qui ha un sistema simile, che usa per identificare i criminali nelle automobili), ma una figata 'nonetheless'.

O almeno, a me piace, perche' come al solito tutte queste cose poi hanno implicazioni che vanno ben oltre le piu'dettagliate previsioni.

E'come se a me m'avessero detto, guarda, dagli una mano a vincere.

Chi se lo pensava che mi ritrovavo Bertinotti presidente della Camera???

;-)

20.4.06

Tetsuo



Mentre cerco di venire a capo della montagna di risposte che ho avuto allo scorso post (che tristezza! - scherzi a parte, grazie a chi mi ha mandato ottimi consigli...), ho trovato questa installazione(attenzione! filmato di circa 5Mb raccomandato solo a chi ha una connessione veloce ad internet) che mette insieme la mia passione per l'arte e per la robotica (e, diciamocelo, per le cose strane). Altro che IKEA. Penso che vedere una sedia che si monta da sola non sia una cosa che capiti tutti i giorni.

Questi artisti non sono nuovi a questo genere di cose, la chiamano 'arte dinamica interattiva', ed una loro gustosa installazione di un tavolo semovente e'stata anche in mostra alla biennale di Venezia qualche anno fa.

E se vi chiedete che caspita c'entrino titolo e immagine col resto del post, chiaramente avete bisogno di andarvi ad informare. E se non vi bastasse ed avete uno stomaco forte, ecco un assaggio di quello che vi siete persi (filmato di circa 2Mb).

18.4.06

Power to the people



Ok,

dopo la catarsi pasquale, vediamo se le cose si smuovono un po'.

Vorrei raccogliere idee e proposte su nuovi post.

Fatevi avanti.

Se non volete metterle come commenti al presente, potete mandarmi un'email.

A voi la palla...

(avete notato anche il nuovo link a destra per iscriversi alla mailing list? ditelo ai vostri amici!)

13.4.06

Non ci pensate...



il blog ritornera' la prossima settimana.

Buona Pasqua a tutti, divertitevi!

12.4.06

Povera Patria



Oggi, come capita abbastanza di frequente, sono dovuto andare a Brimingham per lavoro.

Il tempo era tanto per cambiare decente, e non andavo particolarmente di fretta, per cui decido di andare in moto. In piu'sentivo di aver bisogno di quell'ora e mezza (da casa mia all'Univerista' di Birmingham ci sono un centinaio di miglia) di relax e pensieri in liberta'. E di cantare a squarciagola nel casco (una delle cose piu'liberatorie che esistano - lo dico per chi tra voi non ci avesse mai provato...).

E canta che ti ricanta inciampo in una canzone di Battiato dei primi anni novanta. Che mi si incrocia con un commento di Paolo alla mia poesia post-elettorale di un paio di giorni fa ('Berlusconi a casa').

Allora, perche' siamo (siete) ridotti ad un paese da cui la gente vorrebbe andarsene?

Il risultato delle elezioni (quello annunciato dal Viminale martedi', non quello che Berlusconi fara' annunciare quanto prima) mi ha messo veramente di cattivo umore. Non mi do ragione di come nonostante tutto la maggioranza degli italiani abbia votato per mr.B.. E'pazzesco.

(Per aprire una parentesi, da piu' parti si e'commentato di come questa elezione sia stata 'salvata' dagli italiani all'estero, ed a questo sono state date varie spiegazioni. Ma io vi garantisco (e sono sicuro che questa non e'solo un'esperienza mia, ma e'condivisa da molti altri 'emigranti' come me) che una delle cose piu'imbarazzanti e'spiegare come uno come il Berlusca
a)sia potuto diventare presidente del consiglio
b)possa godere del supporto della nazione
c)ti tocchi
)


Quindi rimuginavo tra me e me sfrecciando sulla M40, e mi venivano in mente le solite cose, tipo che l'Italia in quanto nazione non e'mai esistita, che comunque storicamente gli italiani sono sempre stati dominati da questequello quindi non appena ci hanno un po' di potere (sul lavoro, nel loro ambito sociale, e perfino in famiglia) il primo istinto e'di tenerselo e accrescerlo, che ci hanno 'Cicero pro domo sua' stampigliato sul didetro, e quant'altro.

Queste sono cose giuste, ma un po'ovvie.

Quindi invece di perdere tempo, visto che oramai avevo passato Oxford, ho cominciato a riflettere su come la situazione possa evolversi. Questa 'societa'del benessere' in cui vivete ha rimpiazzato le tensioni sociali dei decenni passati, ma con che cosa? e quali sono le molle da far scattare per far si' che questo brodo informe che e'la media(piccola) borghesia italiana (che sono quelli che non sanno per chi votare, e poi votano berl o prod con la stessa nonchalance) prenda coscienza della propria funzione civile innanzitutto, e si renda conto che siamo (siete) tutti nella stessa barca? E poi, che succederebbe se invece tutto si lasciasse al suo evolversi naturale?

L'Italia ha bisogno di riforme radicali. questa e'una cosa che hanno capito tutti, piu'o meno. ieri guardavo una trasmissione in cui si diceva di come Francia ed Italia sono attualmente le due nazioni che 'tirano indietro' l'europa, e questo si deve principalmente all'inflessibilita' del mercato del lavoro. Entrambe sono fondate su modelli difficilmente sostenibili. L'Italia ha poi una serie di problemi endemici (qualcuno a menzionato il debito pubblico?) che rendono la situazione ancora piu'preoccupante.

Il problema e' che la soluzione di questi problemi probabilmente avra'conseduenze su parecchi orticelli.
Anche sui vostri.

Io nel frattempo sono arrivato a Brimingham, e non ho ancora trovato una risposta...

10.4.06

Ci manchera'

Ci manchera' quel tuo modo gentile,
quel tuo sorriso schietto,
quella tua eleganza naturale.

E quel tuo fare cortese,
quel tuo parlare fluente,
quella tua arguzia di giada.

Ci manchera'perche'in fondo era parte di noi,
perche'ci ricorda da dove veniamo,
e non si puo'negare che in fondo un po'tu ci piaccia.

Ci manchera'.


Ci manchera' anche se sarai sempre li'
a ricordarci di come saremmo potuti essere felici,
a parlarci di sogni fuggiti, di occasioni mancate.
A parlarci di liberta'.

E sono tempi feroci,che consumano tutto senza darci il tempo di capire,
senza darci il tempo di scoprire il vuoto nell'anima
lasciato da chi aveva ancora da fare,
ma non l'hanno fatto finire.

Come un rutto soffocato, o un peto soppresso,
come una cosa che viene da dentro,
ma che non lasciamo uscire,

io ti saluto con affetto,
sapendo che niente sara' piu' come prima,
sapendo che saremo un po' piu' soli.



Si',vabbe', pero' mo' vattene.

6.4.06

Chi ha detto...

... che a Londra piove sempre?

tie', guardate qua, scattata 5 minuti fa davanti al mio ufficio (col telefonino, quindi la qualita' e'un po' quello che e'....)



(c'e' bassa marea, non lavoro di fronte alla marana...)


Ma la ragione vera per questo post e' che ho ricevuto, e pubblico volentieri, questo filmato dal dubbio gusto ed altrettanto dubbia autenticita', ma dall'indubbio effetto comico.

So che mettendolo qui senza un contraltare rischio una plateale violazione della par condicio a due giorni dalle elezioni, ma ho chiesto all'opposizione di fornire un filamto simile anti-prodi, e loro hanno declinato l'invito. E poi, chi se ne frega.

Ciao

3.4.06

ar-Raqeeb




allora, andiamo con ordine.

Visto che sono alla quarta settimana di fila in cui ho un oroscopo di cacca - e fino ad oggi la realta'e'stata ben peggio delle predizioni astrali - mi conviene andarci cauto.

E poi sono giorni tristi in cui la nostra soglia della pieta'umana e del dolore sono state ancora una volta spostate. verra'un tempo in cui non ci fara'piu'male nulla, e forse allora nella nostra onnipotenza intorpidita ci accorgeremo che nulla ha piu'valore. Ed allora sara' tutto da rifare.

Ma parliamo di noi.

Ben vengano i commenti e le critiche, come recita il vecchio adagio del mondo della pubblicita' che purtroppo sembra funzionare fin troppo bene anche per il web. Ci sarebbero pero' un bel po' di cose da dire. Intanto, quando ho cominciato questa 'impresa' ho cercato di raccogliere impressioni su cosa la mia 'audience' avrebbe voluto leggere in queste pagine. Sto ancora cercando di mettere ordine nella pletora di commenti che ho ricevuto. Quindi ho sempre pensato che andasse bene cosi'.

E poi uno puo' anche esprimersi con le parole degli altri.

La rete e'una cosa meravigliosa, ed e'abbastanza facile trovare metafore della propria esistenza (tipo questa che trovo mi calzi a pennello).

Io quando pubblico un articolo di altri, lo faccio sempre perche' trovo che contenga o cose interessanti con le quali sono d'accordo, o cose interessanti con le quali sono in disaccordo, che comunque mi sembra interessante condividere con voi (ad avere la vostra opinione ci ho rinunciato dal 1976). Per me e' come invitarvi fuori a prendere una birra. Vi immaginate che divertimento se vi parlassi solo di me e di che bella giornata ho avuto in ufficio? Ci avessi un curriculum come questo (imperdibile, colonna sulla destra) capirei, ma siccome sono io gia'vedo la gente scaccolarsi ed addormentarsi sui tavoli...

Come ho spiegato di persona ad alcuni di voi, questo blog e'la maniera che ho per sentirmi meno lontano dalle persone care, e da chiunque io non conosca, ma mi legge - il che lo rende una persona cara, non cara forse come gli altri ma pur sempre un po' cara (potremmo dire che lo rende una persona carina).

E tutto cio'si ricongiunge al secondo punto importante, cioe' che la mia critica (velata, ma pur sempre critica) era assolutamente bonaria. Io lo so che mi volete bene, ed una media di circa 50 pagine scaricate (lette? che sembra poco, ma se ci pensate non lo e'...) a settimana mi dice anche che forse quello che si scrive qui vi interessa (e parlando di questo mi vorrei vantare -?- del fatto che i miei post sui musulmani in italia mi hanno portato un visitatore da Teheran, che Allah -che non per nulla e' 'ar-Raqeeb', 'colui che osserva' - solo lo sa come caspita mi ha trovato).



Mi farebbe piacere leggere piu' spesso le vostre opinioni su quello che scrivo o pubblico, ma anche il solo sapere che mi leggete mi abbasta. Anche se, ripeto, un po'piu' di partecipazione mi farebbe sentire meno un predicatore nel deserto. E poi, a pensarci bene, ci saranno pure quelli tra voi che si scocciano a ricevere le mie email, cliccano sul link, magari pensando che sia qualcosa di molto piu'interessante, e mi maledicono pure...

Ma comunque quando smetterete anche di leggermi, prometto, mi faro'da parte, e lascero' che un esercito di blogs impietosi prenda il sopravvento.

L'immagine di testa e' del campo sportivo 'Ecopolis', terreno di casa dell'A.S. Deportivo Matera. Quest'anno hanno cambiato sponsor, l'Edil Loperfido, materiale da costruzione, che affianca la societa' trivellazioni Fiumano Toma ed il caffe'ristorante 'Il Borghese'. So che non c'entra molto, ma visto che in Italia si avvicinano le elezioni ho pensato di parlare anch'io di calcio...